Menu

L’IMPORTANZA DEL BALCONE AI TEMPI DEL COVID-19

L’IMPORTANZA DEL BALCONE AI TEMPI DEL COVID-19

Il balcone viene spesso considerato come elemento architettonico che “movimenta” semplicemente il prospetto di un edificio, un “ornamento” fine a se stesso senza alcuna funzione specifica. Al pari di logge e terrazze, non viene solitamente utilizzato come un luogo abituale del vivere la propria abitazione: viene ridotto a mero spazio di risulta, al più utilizzabile come ripostiglio.

Mai, però, come durante questa quarantena a cui tutti siamo stati soggetti, dovuta alla pandemia del coronavirus Covid-19, ha svolto e sta svolgendo un ruolo decisivo.  Complice anche l’arrivo della primavera che porta con sé la voglia di godersi la bella stagione all’aperto, è diventato palcoscenico, parco giochi, palestra o semplicemente “finestra sulla città”, luogo alternativo all’isolamento all’interno della quattro mura domestiche.

Questo aspetto dovrebbe far riflettere sugli spazi dell’abitare e sull’evoluzione che necessariamente dovranno affrontare, sulla necessità di dotare gli appartamenti, in particolar modo, di “spazi intermedi”, spazi esterni quali appunto terrazze, balconi e logge, veri e propri filtri, valvole di decompressione tra interno e esterno, per consentire agli abitanti un’interazione con “il fuori”.

Tali elementi purtroppo, sono sempre stati penalizzati dai vari Regolamenti Edilizi, considerati quasi come un lusso da limitare poiché anche la superficie di questi contribuisce al calcolo della massima superficie edificabile a disposizione e genera, al pari della superficie da destinare agli spazi abitativi propriamente detti, oneri di costruzione da corrispondere.

Questa riflessione, nata da un periodo di imposto distanziamento sociale, fa scaturire la necessità di rivedere gli ambiti della normativa edilizia legata a questi spazi architettonici, che forse sarebbero da considerare come standard minimi piuttosto che “un di più”. L’obiettivo finale dovrebbe essere quello di prevedere per ogni unità abitativa un quantitativo di idonea superficie di balconi, terrazze o logge, senza che questa incida sulla potenzialità edificatoria a disposizione.

Così facendo quelli che fino ad ora sono stati considerati, nella maggior parte dei casi, come dei “non luoghi”, acquisterebbero una loro dignità e contribuirebbero a migliorare anche la qualità architettonica degli edifici stessi nonché la qualità dell’abitare.

 

Share

This is a unique website which will require a more modern browser to work!

Please upgrade today!